Giovanni Falcone: per essere credibili bisogna essere ammazzati



Ogni anno il 23 maggio è per chi combatte la mafia un momento di ricordo, di battaglia e di polemiche.

Il mio ricordo quest'anno si estrinsecherà affrontando alcuni luoghi comuni provenienti dal manuale di sopravvivenza alla mafia:



Oggi molti pensano che la mafia non spari. Sbagliato. E molte delle polemiche che un tempo hanno fatto nei confronti di Falcone oggi le fanno nei confronti di chi ha subito gli attentati della mafia o i tentativi di attentati.



Si dice che si seguono i soldi ma non è vero, purtroppo.




Equiparare mafia ad antimafia è utile alla mafia.

Giovanni Falcone oggi qualcuno lo ricorda dimenticandosi di quanto ha sofferto.
Al brillante magistrato han fatto di tutto, l'hanno accusato di tenere le inchieste nascoste, di essersi fatto attentato da solo all'Addaura, ecc. ecc.

Si veda in proposito il seguente articolo:
https://salvatorecalleri.blogspot.com/2018/10/giovanni-falcone-in-molti-oggi.html


La mia generazione è segnata dall'attentato di Capaci, e penso che Giovanni Falcone debba essere ricordato da tutti tranne da coloro che tacquero quando venne delegittimato.

Oggi tra coloro che polemizzano, tanti, scorgo pure i suddetti silenti.
Ho memoria.
Non dimentico.

Non dimentico nemmeno la frase profetica di Giovanni Falcone: "per essere credibili bisogna essere ammazzati".

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