SOCIALISMO LIBERALE

NUOVO MANIFESTO POLITICO SOCIALISTA LIBERALE EUROPEISTA
Non di solo spread vive l'uomo... E nemmeno di rating. Ma l'economia che governa il mondo in modo troppo libero non va bene e soprattutto sembra di non essere assolutamente in grado di superare le crisi oscillanti e periodiche.
Occorre ricordare che tutto è partito nel 2008 in America ed il contagio è arrivato in Europa. Dei manager voraci trafficanti in titoli tossici e facenti uso di cocaina hanno causato l'inizio della crisi che come un virus si è diffusa sfruttando le debolezze strutturali europee. Il mercato, non votato democraticamente, controllato dai suddetti manager tossici detta le regole ai politici ed agli stati.
Le regole dettate in pratica sono:
1) tagli alla spesa pubblica ed aumento delle tasse per risanare i deficit.
2) possibilità di default per gli stati non in regola e che non ce la fanno.
Ebbene queste sono regole sbagliate che non sono in grado di produrre ricchezza. Anzi il contrario. Producono povertà ed il circolo diventa vizioso. L'aumento dell'iva in Italia al momento ha aiutato per la liquidità immediata, ma ha ridotto i consumi con la conseguenza di un tracollo degli stessi. Nei momenti di crisi le misure che vanno prese devono produrre lavoro e portare all'aumento della capacità di spesa.
A questo punto a costo di sembrare un pizzico saccente occorre ricordare le basi teoriche dei nostri stati, basi che gli speculatori sniffatori di cocaina e gli scarsi politici che non gli si oppongono sembrano aver dimenticato. Gli stati europei contemporanei appartengono alla forma dello "stato di diritto democratico e sociale". Sono sovrani, eleggono i rappresentanti con il voto a suffragio universale e sono dotati di un proprio apparato burocratico. Possono delegare parte della propria sovranità ad organismi sovranazionali. Non possono fallire. In questa situazione difficile è necessario ricordarsi, anzi imparare a memoria queste semplici nozioni, semplici ma basilari. Al contrario mi sembra che gli economisti liberisti confondano gli spread ed il rating, con il loro altalenare continuo su cui bisognerebbe indagare a fondo, con i principi della democrazia. Al contrario occorre coniugare i principi liberali con i principi sociali, che significa limitare l'economia senza eccessi di dirigismo, ma mettendo il limite all'avidità dei mercati. A questo punto rimanendo alla situazione italiana qualcuno potrebbe porsi la seguente classica domanda: parlare è facile ma in pratica cosa faresti?
Ecco cosa farei.
1) dopo aver fatto liquidità nell'immediatezza con l'aumento dell'iva la riabbasserei aggiungendo una politica di incentivi agli acquisti. In particolare la tecnologia e le automobili.
2) abolirei i superbolli vari che hanno fatto diminuire gli introiti.
3) metterei la famosa tobin tax sulle transazioni finanziarie.
4) metterei la tassa patrimoniale solo sui grossi capitali.
5) abolirei gli studi di settore che favoriscono l'evasione di chi guadagna molto e risulta congruo ed al contrario fa pagare di più a chi guadagna meno e ci si adegua.
6) ridurrei gli stipendi dei maxi dirigenti pubblici o parzialmente pubblici fino ad un massimo di 15.000,00€ mensili netti che sono sufficienti per vivere benissimo. Vedere stipendi di dirigenti pagati con le nostre tasse che arrivano a 600.000,00€ l'anno è una vergogna. Mi rendo conto che qualcuno potrebbe ribattere che così i migliori andrebbero via, ma la verità è che abbiamo molte intelligenze attualmente giovani e non sfruttate che potrebbero sostituire siffatti manager.
7) renderei obbligatori, per chi opera in economia, i controlli antidoping come per chi guida i mezzi pubblici. Non possiamo avere tossici alla guida economica del paese.
8) ridurrei il nero permettendo di scaricare al 10% ogni spesa sostenuta.
9) utilizzerei in modo ampio e veloce i soldi tolti ai mafiosi.
Ecc. ecc..
Per quanto riguarda l'Europa.
1) mi batterei per un modello federativo degli stati con ampi poteri al parlamento europeo.
2) riparametrerei l'euro allargando verso il basso i criteri economici per salvarlo da questa crisi. Un eventuale debolezza della moneta unica a seguito dei parametri cambiati sarebbe recuperabile con l'aumento della competività delle imprese.
3) rafforzerei la coesione democratica e politica dell'unione oggi molto debole.
Mi rendo conto che non è semplice ma d'altronde non mi sembra che gli altri stiano facendo meglio. Se qualcuno mi ascolta lassù io mi propongo... per cambiare il mondo con una rivoluzione morale che porti ad una trasformazione materiale.
D'altronde la democrazia non è altro che la possibilità di rimettere tutto in gioco ( frase di A. Caponnetto).

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