Elezioni complicate.
Elezioni che pongono fine alla 2a repubblica ed iniziano in qualche
modo la 3a.
Nulla sarà più
come prima... Forse.
Vediamo insieme chi
ha perso queste elezioni.
Renzi è il primo
perdente. Ha portato il principale partito della sinistra al peggior
risultato della sua storia facendo persino rimpiangere il tracollo di
Occhetto nel 1994. In quel caso il PDS da solo perse ma non nelle
regioni rosse.
Berlusconi è il
secondo perdente. Per la prima volta viene battuto all'interno del
suo schieramento ed è apparso per quello che è: un ultraottantenne
che non va in pensione. L'immagine che lo accomuna al tramonto è la
contestazione della Femen a seno nudo che lo sbeffeggia.
Grasso è il terzo
perdente. Un grande magistrato antimafia, sa fare quello. Un buon
Presidente del Senato, sa fare quello. Il leader di un cartello di
sigle a sinistra, al contrario, è un ruolo che non gli si è attanagliato sin
dall'inizio.
La Unione Europea è
la quarta perdente. In questo momento non è amata. E le sue
ingerenze ellettorali aiutano i suoi oppositori.
Vediamo chi può
essere messo nella categoria del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.
La Meloni. Non
riesce a spiccare ed ottiene un buon risultato, ma di sopravvivenza
fagocitata dall'arrembante Salvini.
La Bonino. Più
Europa è stato visto come un movimento nuovo a metà così come il
risultato. Si salva con uninominale per un soffio ed è la prima tra
i piccoli.
Vediamo chi ha vinto.
Il primo vincitore è
il movimento cinque stelle di Di Maio. Ha sfondato soprattutto al
Sud, nelle isole dove ha riscosso un successo a valanga. A chiazze
nel resto d'Italia. Vincitore senza maggioranza.
Il secondo vincitore
è Salvini e la sua lega diventata nazionale e soprattutto forza
principale del centrodestra. Fatto inedito. Vincitore senza
maggioranza e con una leadership messa probabilmente in discussione
da chi non vuol perdere ossia da Berlusconi.
Nulla sarà più
come prima ripeto....
Continua
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