ELETTORAL 2018 - IL QUADRO



Tutto non sarà più come prima.

E per i progressisti esisterà uno spazio?

Forse.

Al momento tra i vincitori ci sono da un lato i cosiddetti appartenenti all'aerea dei patrioti tipo Salvini e dall'altro i sovranisti in via di istituzionalizzazione guidati da Di Maio.

Se avesse vinto all'interno del cdx Berlusconi avremmo uno scenario in cui il partito popolare europeo sarebbe stato in grado di limitare la parte patriottica nazionalista anti euro. A tale parte sarebbe stato quindi naturale contrapporre un moderno partito progressista nascente o meno dalla rigenerazione oppure dalle ceneri del PD.

Ma lo scenario è un altro. Il fronte dei patrioti Salvini + Meloni è preponderante e rappresenta 22 punti su 37.
Il dualismo storico europeo PPE/PSE et similari viene meno.

Non semplifica il fatto che il competitor del blocco patriottico, come detto sopra, siano i sovranisti di Di Maio.

In questo contesto la nascita di un moderno partito progressista originato probabilmente dall'implosione di un PD allo sbando non è per nulla semplice.

Una eventuale ricostruzione-rigenerazione di un partito progressista deve occupare il vuoto politico esistente in modo moderno proponendo una visione alternativa ai due poli in competizione di cui sopra.

La nuova creazione dovrebbe innanzitutto essere moderna sul piano dei contenuti e arcaica sul piano dei valori.

La nuova creazione dovrebbe formare una classe dirigente che sia un mix di giovani, meno giovani e vecchi, ma tutti innovativi ed in grado di avere delle visioni.

Continua...



Commenti